B&B|Guest House|Salento|La Tana Del Riccio parte da qui…
  • La storia della Guest House La Tana del Riccio, il B&B casa vacanze in Salento che neanche sapevamo di volere, e’ nata quando meno ce lo aspettavamo.

E’ accaduto in un pomeriggio di fine estate nel 2010, con la scoperta della Piazza di Vaste, prescelta per un appuntamento da amici ora “compaesani”. Ritrovarsi all’improvviso come dentro il set di un film, ambientato nell’Italia anni ’50 e ’60, e’ stata una suggestione. Ancora di piu’ scoprire il piccolo Borgo Antico nascosto in un varco delle mura quattrocentesche. Finche’ nel silenzio dei vicoli sono apparse, sedute a godersi il gioco di correnti, le signore Inda e Tina, oggi le nostre vicine di casa.
“Sa se vendono qualcosa qui nel borgo?”. Comincio’ a diventare la Tana del Riccio quello stesso pomeriggio. Un portone grande e l’atrio, un ex garage con un pozzo luce che ha subito acceso la fantasia. Il cielo in una stanza. E sulla destra e sulla sinistra, di sopra e di sotto, stanze e ambienti voltati a stella.

Origini de La Tana Del Riccio

La nuova scala per le terrazze

Un sali e scendi molto movimentato tra due uscite secondarie, un piccolo giardino deposito di legna e una scala ripida che saliva sulle Terrazze, una delle quali con un deposito. E anche queste collegate fra loro a livelli diversi e con una vista spettacolare. Il rapporto del sopralluogo: solaio dell’atrio pericolante, pavimenti, infissi e ringhiere irrecuperabili, scale da rifare. Un Bagno minuscolo e un wc nel sottoscala dell’atrio. Eppure Amore a prima vista. Fulminante. Seguire i lavori e’ stata un’avventura passionale. Una impresa riuscire a partire.

La Tana del Riccio | Guesthouse Salento

“Bros” Riccetti a riposo dopo il lavoro

Poi la fantasia ha guidato il cantiere. Giorno per giorno, pietra per pietra, nicchia dopo nicchia, per poco piu’ di un anno. Ne abbiamo fatto un BeB boutique di grande charme, il buen retiro dei Riccetti “bros”. Da condividere con gli amici. La nostra… e vostra Tana.

Laura e Marco Riccetti.

PS – Per chi fra gli appassionati di ristrutturazioni e architettura si imbattesse in questa pagina web, abbiamo deciso di condividere anche il nostro personalissimo album dei ricordi, la storia di questa avventura nel Cantiere della Tana del Riccio anche perche’ chi l’ha vissuta con noi ci ha messo un po’ di cuore oltre alla sua arte. E ne siamo grati. Nella galleria dedicata alla realizzazione del lucernaio da parte di Antonio Fersini potrete apprezzare quanto ingegno ci sia stato nell’issare fino al pozzo luce 5 lastre di vetro lunghe oltre 4 metri e larghe uno. E quanta scienza nel rendere il lucernaio un tutt’uno con la struttura muraria, vincendo la battaglia contro pareti totalmente fuori squadra.

Assai affascinante e’ stata la realizzazione di alcune opere murarie, come la volta a botte dell’atrio e tutte le scale, rifatte con le tecniche salentine piu’ antiche, grazie alla esperienza e passione creativa dell’Arch. Marcello Riini di Spongano e al suo staff.
Fra loro Serena, autrice di molte foto qui pubblicate per farci vivere lo sviluppo dei lavori anche quando non eravamo presenti.

Da Spongano e’ arrivato sul cantiere con il suo garbo anche l’infaticabile Salvo Rizzello, responsabile degli impianti della Casa Vacanze e artefice dell’impianto idrico fogniario progettato con grande perizia dall’Ing. Guido Scarpello di Maglie, mentre il responsabile degli impianti elettrici della Tana del Riccio, Fernando Marsilio, lo abbiamo scovato col suo sorriso nella vicina Giuggianello.
A lui dobbiamo anche la scelta del lampadario nell’atrio che ha chiuso discussioni interminabili nel migliore dei modi.

Per gli infissi ci siamo rivolti alla Guerrazzi Snc di Galatina trovando grande efficienza, qualità e tutte le risposte che cercavamo. Non puo’ mancare in questa galleria Francesco Verri che ci ha guidati nella scelta dei pavimenti (e non solo) nel suo quartier generale di Zollino.

Infine, il nostro grazie speciale all’Ing. Tommaso Gatto di Maglie, il Direttore dei lavori che ci ha preso per mano e risolto ogni problema aiutandoci ad arrivare in fondo a un’avventura col sapore della sfida.

Il lucernaio

La scala del Maestro Pino

Come nasce una volta a botte